San Martino
ISPIRATO DA: la leggenda di San Martino
A Venezia, e nella provincia, l'11 novembre si festeggia San Martino. Per me è un ricordo di quelli che non hanno inizio, ricordo da sempre d'aver mangiato il dolce a forma di cavallo in questa giornata di metà autunno. Ma andiamo per gradi, questa è la leggenda di San Martino...
San Martino andava a cavallo in una giornata fredda, sotto le intemperie (un po' come quelle di questi ultimi giorni) quando lungo il suo percorso trovò un pover uomo che rischiava di morire di freddo li sul ciglio della strada. Mosso da compassione fece l'unica cosa che poteva fare. Non aveva con se ne soldi ne altro che potesse esser d'aiuto all'uomo, quindi prese la spada e tagliò a metà il suo mantello. Una metà la diede a quel poveraccio per coprirsi, l'altra metà la tenne per sé. Dopo esser stato ringraziato, San Martino si allontanò a cavallo tra il vento e la pioggia. Ma mentre cavalcava smise di piovere, il vento si placò e uscì un sole tiepido. L'estate di San Martino!
Per festeggiare questa giornata mite nel mezzo dell'autunno e la bontà caritatevole del Santo, a Venezia l'11 novembre si mangia il dolce di San Martino. Un dolce di frolla simile ad un grande biscotto a forma di cavallo con il groppa il Santo di cui si vedono il mantello e la spada. Questa è l'iconografia più classica di San Martino. Questo "biscotto" è tutto decorato con glasse colorate, confettini e cioccolatini (quelli incartati nella stagnola colorata). Ne esistono mille fantasiose versioni e le vetrine di panifici e pasticcerie sono pieni di "san martini" in questi giorni.
Quando ero piccola anche noi compravamo questo dolce, poi la zia si munì di stampo "San Martino" e divenne la pasticcera ufficiale di quest'occasione. Ora io sono lontana da casa e in Lombardia questa tradizione non c'è. Lo scorso anno, pur di non mancare a questo appuntamento con la tradizione, ho prodotto il dolce a mano!! La sagoma era alquanto approssimativa... il gusto c'era ma l'estetica era totalmente assente. Così la zia ha avuto pietà di me e mi ha regalato un piccolo stampo di San Martino. Non dolce grande quindi ma tanti biscottini!!
Questo è un dolce che solitamente viene fatto per essere regalato. Per questo le dosi che do sono per 5 dolci (di dimensione normale)
Nelle foto: la versione grande con decorazioni è della mia sorellina :-)
i biscotti più piccoli invece sono i miei! La ricetta è sempre la stessa.
LA RICETTA
400g di farina
200g di zucchero
200g di burro
2 cucchiaini di lievito
1 uovo
sale
Lavorate gli ingredienti come per una tradizionale frolla, partendo dal burro.
Stendete la pasta con un mattarello e usate lo stampo per dar forma ai vostri dolci.
Cuocete in forno
Tolto dal forno lasciatelo raffreddare prima di decorarlo a vostro piacimento.
A Venezia, e nella provincia, l'11 novembre si festeggia San Martino. Per me è un ricordo di quelli che non hanno inizio, ricordo da sempre d'aver mangiato il dolce a forma di cavallo in questa giornata di metà autunno. Ma andiamo per gradi, questa è la leggenda di San Martino...
San Martino andava a cavallo in una giornata fredda, sotto le intemperie (un po' come quelle di questi ultimi giorni) quando lungo il suo percorso trovò un pover uomo che rischiava di morire di freddo li sul ciglio della strada. Mosso da compassione fece l'unica cosa che poteva fare. Non aveva con se ne soldi ne altro che potesse esser d'aiuto all'uomo, quindi prese la spada e tagliò a metà il suo mantello. Una metà la diede a quel poveraccio per coprirsi, l'altra metà la tenne per sé. Dopo esser stato ringraziato, San Martino si allontanò a cavallo tra il vento e la pioggia. Ma mentre cavalcava smise di piovere, il vento si placò e uscì un sole tiepido. L'estate di San Martino!
Per festeggiare questa giornata mite nel mezzo dell'autunno e la bontà caritatevole del Santo, a Venezia l'11 novembre si mangia il dolce di San Martino. Un dolce di frolla simile ad un grande biscotto a forma di cavallo con il groppa il Santo di cui si vedono il mantello e la spada. Questa è l'iconografia più classica di San Martino. Questo "biscotto" è tutto decorato con glasse colorate, confettini e cioccolatini (quelli incartati nella stagnola colorata). Ne esistono mille fantasiose versioni e le vetrine di panifici e pasticcerie sono pieni di "san martini" in questi giorni.
Quando ero piccola anche noi compravamo questo dolce, poi la zia si munì di stampo "San Martino" e divenne la pasticcera ufficiale di quest'occasione. Ora io sono lontana da casa e in Lombardia questa tradizione non c'è. Lo scorso anno, pur di non mancare a questo appuntamento con la tradizione, ho prodotto il dolce a mano!! La sagoma era alquanto approssimativa... il gusto c'era ma l'estetica era totalmente assente. Così la zia ha avuto pietà di me e mi ha regalato un piccolo stampo di San Martino. Non dolce grande quindi ma tanti biscottini!!
Questo è un dolce che solitamente viene fatto per essere regalato. Per questo le dosi che do sono per 5 dolci (di dimensione normale)
Nelle foto: la versione grande con decorazioni è della mia sorellina :-)
i biscotti più piccoli invece sono i miei! La ricetta è sempre la stessa.
LA RICETTA
400g di farina
200g di zucchero
200g di burro
2 cucchiaini di lievito
1 uovo
sale
Lavorate gli ingredienti come per una tradizionale frolla, partendo dal burro.
Stendete la pasta con un mattarello e usate lo stampo per dar forma ai vostri dolci.
Cuocete in forno
Tolto dal forno lasciatelo raffreddare prima di decorarlo a vostro piacimento.
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